Nuova versione di inBollettini con pagamenti PagoPA

E' disponibile la nuova versione di inBollettini che consente la creazione di nuovi avvisi di pagamento in tempo reale per la riscossione di tributi vari (sanzioni, spese di istruttoria, canoni parziali, depositi cauzionali, etc) tramite i canali PagoPA. I nuovi bollettini potranno essere pagati sia on-line (Modo1) sia presso un canale tradizionale come Uffici Postali, Tabaccherie, Sportelli bancari, Sportelli Bancomat, etc (Modo3) tramite la stampa cartacea dell'avviso di pagamento.

Pagamenti online, da lunedì 1° marzo tasse e bollette si saldano con Spid e carta d'identità elettronica

Dal 1° marzo per pagare tasse e bollette online sarà necessario avere lo Spid o la carta d'identità elettronica (Cie). Per questo, entro il 28 febbraio, le amministrazioni italiane e i gestori dei servizi pubblici devono rendere disponibili i pagamenti elettronici utilizzando la piattaforma pagoPa. Tuttavia, lunedì sarà ancora possibile accedere con le vecchie credenziali, alle quali però bisognerà gradatamente disabituarsi perché dal 30 settembre verranno dismesse.

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Addio bollettini RAV

ll bollettino di pagamento pagoPA sostituirà il bollettino Rav che nel 2018 è stato utilizzato da cittadini e imprese per oltre 15 milioni di pagamenti di cartelle e avvisi.

Qui è possibile trovare un articolo che spiega in dettaglio il sistema PagoPA. Ricordiamo che la procedura inCass si interfaccia a PagoPA dal 2018.

Lavori in corso per inCass ...

Sono iniziati importanti lavori di manutenzione della procedura inCass per migliorare le prestazioni e supportare nuovi tipi di tracciati record derivanti da nuove modalità di incasso (Bollettini Incassi Evoluti - BIE).

ANPR: come sapere lo stato di avanzamento

Secondo i dati rilevati al 30 dicembre 2017, sono 1.035.030 gli italiani che possono accedere alla piattaforma dell’ANPR (Anagrafe nazionale della popolazione residente) e avere a portata di mano tutti i dati anagrafici. Si tratta di “un’unica banca dati nazionale” dove confluiscono questi dati relativi non solo ai residenti in Italia ma anche agli italiani all’estero.

Secondo Diego Piacentini, ‎Commissario Straordinario per l’Agenda Digitale, entro settembre 2018 l’ANPR conterrà i dati della metà degli italiani. 

L’ANPR viene ritenuta da molti il primo passo verso la trasformazione digitale dell’Italia che vedrà non solo gli 8.000 comuni (più o meno, visti i continui accorpamenti ...) in rete ma anche diversi soggetti come ISTAT, Agenzia delle Entrate, INPS, Motorizzazione Civile, Ministero per gli Affari Esteri. La creazione di quest’infrastruttura digitale consentirà di centralizzare i riferimenti anagrafici della cittadinanza italiana, di integrare la nuova anagrafe digitale con tutti gli altri sistemi e servizi della pubblica amministrazione italiana.

Grazie all’ANPR, poi, operazioni quotidiane come il cambio di residenza saranno del tutto immediate e automatizzate consentendo il recupero di informazioni in tempi brevi e con minore impiego di risorse. I vantaggi saranno numerosi sia per le pubbliche amministrazioni che per i singoli cittadini. Ad esempio, i comuni potranno utilizzare dei certificati ANPR sostituendo sistemi di certificazione online spesso costosi per il mantenimento e la messa in produzione. I cittadini, invece, potranno usufruire da casa di servizi self-service senza dovere andare di persona al comune di residenza.

Lo stato di avanzamento della base dati Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente può essere visualizzato attraverso una cruscotto (dashboard) con i dati aggiornati su base settimanale.

mappa comuni subentrati in ANPR